La Mopar di Rivalta è diventato il secondo centro europeo della logistica per il gruppo Stellantis, prima lo era per FCA.
I lavoratori da sempre lamentano carichi di lavoro gravosi, forte richiesta di straordinari, sabati lavorativi e un utilizzo sempre maggiore di lavoratori interinali a cui non viene mai proposta un'assunzione stabile.
Negli ultimi mesi le condizioni di lavoro sono ulteriormente peggiorate, il comportamento dei capi si è fatto sempre più pressante al punto di dover chiedere il permesso per andare in bagno. Per queste ragioni ci sono stati scioperi anche contro i sabati lavorativi obbligatori.
A questo si aggiunge il problema della tutela e della sicurezza dei lavoratori. Negli ultimi mesi ci sono stati diversi incidenti tra carrellisti a causa della difficoltà di manovra e di visibilità. Alcuni lavoratori nell'urto si sono anche fatti male e si sono messi in infortunio. Da tenere conto che uno dei problemi per i carrellisti e che si trovano a passare dove in mezzo c'è gente che lavora e questo aumenta di molto la possibilità di incidenti.
Ebbene di fronte a questa situazione l'Azienda invece di trovare una soluzione adeguata al problema, non solo ha contestato ai lavoratori l'infortunio e gli incidenti avvenuti ma li ha anche puniti attraverso giorni di sospensione e ore di multa. Insomma se ti fai male è colpa tua e devi anche pagare !
La Mopar non è nuova a infortuni, anche mortali, sul lavoro: qualche anno fa un operaio si era accasciato a terra in un magazzino, forse per un malore, e al loro arrivo i soccorsi hanno prima dovuto sgombrare il magazzino per raggiungere il lavoratore che ovviamente, ha fatto in tempo a morire.
È bene ricordare che il 3 dicembre del 2021 un lavoratore era stato investito mentre attraversava la strada presso la fabbrica per mancanza di illuminazione e passaggio pedonale non evidenziato al buio. Il lavoratore, 38 anni è deceduto e l'Azienda ad oggi se n'è ben guardata dal trovare delle soluzioni per garantire l'incolumità dei lavoratori. Se vengono investiti colpa loro!
Corrispondenza Torino