Eurodeputato vendesi

Eva Kaïli, eurodeputata del Partito socialista greco e vicepresidente del Parlamento europeo, è accusata di corruzione a vantaggio del Qatar. Il caso sta suscitando scalpore, coinvolgendo, tra gli altri, membri o ex membri del Parlamento e persone vicine al principale accusato. Sorveglianza tempestiva, perquisizioni e il padre della parlamentare colto nell'atto di asportare una valigia piena di contanti: ci sono tutti gli ingredienti di un brutto dramma poliziesco. L'ex presidente, oltre a perdere il lavoro, si ritrova in carcere insieme ad altri tre complici, tutti e quattro accusati di "appartenenza a un'organizzazione criminale, riciclaggio di denaro e corruzione".   Le istituzioni e i media denunciano questo scandalo e discutono della necessità di un miglior monitoraggio da parte di organismi indipendenti e onesti per individuare i malintenzionati che possono cedere al richiamo dei petrodollari di Paesi in cui la corruzione è uno stile di vita. Ciò significa ignorare o addirittura giustificare, come fanno alcuni media, il ruolo quotidiano delle lobby aziendali, non ultime le industrie farmaceutiche, petrolifere e minerarie, la cui attività non è molto diversa da quella dei corruttori del Qatar nei confronti dei parlamentari. Ma questi sono più o meno legalmente installati nel Parlamento europeo e ancor più nei corridoi della Commissione europea, che decide sulle leggi.   Per ottenere il voto o la scomparsa di un progetto di legge che sfavorisce questi grandi gruppi, è il peso economico che conta, come dimostra il rinvio a data da destinarsi del divieto di sostanze chimiche nei prodotti di consumo sotto l'influenza di BASF, Bayer, ecc.   Sembra che Eva Kaïla abbia intascato direttamente mazzette sostanziali, in cambio di curiosi discorsi che esaltavano la marcia del Qatar verso la democrazia. Questa pietosa e meschina corruzione l'ha fatta finire in carcere. Non come l'aperto lobbismo che fa chiaramente parte della normale attività dei deputati attenti agli interessi economici dei capitalisti.   S M