Numero 165 - Febbraio 2019
Articoli di questa rubrica
Editoriale
Filo rosso
Ormai è ufficiale: la povertà non è stata abolita. Malgrado le assicurazioni e i sorrisi a tutta dentatura di fine settembre, la strada verso il reddito di cittadinanza è incerta e irta di ostacoli. Nemmeno la legge Fornero ha visto il suo epilogo: dal referendum sulla sua totale abolizione, promosso in tempi ormai lontani dalla Lega, alle finestre di Salvini, ce ne corre…
Alle vaghe promesse di investimenti e di piena occupazione a fine piano si contrappone una realtà ben diversa, fatta di esuberi, cassa integrazione, contratti di solidarietà, trasferimenti coatti, reparti confino.
Corrispondenza da Pavia
I nuovi politici al potere scaldano i motori in attesa delle elezioni europee di maggio, dalle quali evidentemente si aspettano grandi cose. Dove ci porterà il mito sovranista con l’inconsistenza delle sue illusioni non lo possiamo ancora sapere. Sappiamo dove ci ha portato finora.
Cento anni fa, il 15 gennaio 1919, a Berlino, Rosa Luxemburg veniva assassinata assieme a Karl Liebknecht dai soldati di un’unità di repressione contro-rivoluzionaria. L’omicidio era stato preparato da tempo dai ministri del partito socialdemocratico e dall’alto stato maggiore, alleati per fermare con l’inganno e con le armi la rivoluzione operaia ascendente. Eliminandone la migliore testa pensante, la borghesia tedesca, con la volenterosa collaborazione dei dirigenti socialdemocratici, inflisse un colpo gravissimo al giovane partito comunista di Germania.
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