Ucraina-Russia: carne da cannone reclutasi

Da settimane ne circolava la voce: ora Zelensky si è finalmente deciso a sbarazzarsi del suo capo di Stato Maggiore, il generale Zaluzhny, non abbastanza docile e che forse poteva fargli ombra.

Ciò avviene in un contesto di mobilitazione di una nuova leva di soldati da inviare al fronte. Cosa, questa, che, a dir poco, non suscita entusiasmo tra la popolazione.

La “Verkhovna Rada” (il Parlamento) non ha ancora adottato una legge sulla mobilitazione e Zelensky, per calmare il sordo malcontento che questa provoca, afferma di aver ascoltato le critiche mosse alla bozza iniziale. Ma né lui né i suoi generali dicono ancora nulla sul ritorno a casa degli uomini che ormai combattono da due anni. Eppure è questo che chiedono da mesi le manifestazioni delle mogli, delle madri e delle sorelle dei soldati.

Ma mentre il presidente "comunica" e il “mulino di parole” parlamentare dibatte a Kiev, sul campo la mobilitazione è già una realtà. Gli uomini di età compresa tra i 25 e i 55 anni che sono stati esonerati a causa di una disabilità di classe 3 o 4 sono tenuti passare di nuovo un esame attitudinale. L'obiettivo è di dichiararne il maggior numero possibile idonei ad andare a uccidere e ad essere uccisi. Dei poliziotti della città di Dnipro (Dnepropetrovsk) si sono scontrati con le forze speciali, furiosi perché il loro “stato giuridico” non li esoneri più dall’invio al fronte. E i media ucraini hanno riportato le parole di un comandante delle forze territoriali che, notando che gli automobilisti non si fermano più ai posti di blocco che danno la caccia agli "imboscati", ha consigliato di sparare alle gambe dei recalcitranti!

Anche nelle campagne, dove i contadini hanno meno mezzi per nascondersi dai reclutatori, le guardie di frontiera e i media riferiscono di uomini che, per sfuggire all'arruolamento, si travestono da animali selvatici o indossano abiti mimetici invernali, o addirittura si tuffano nei fiumi di confine. Nelle città, è risaputo che gli uomini non ancora arruolati evitano le stazioni della ferrovia o della metropolitana e persino di uscire da casa, oppure dormono al lavoro per paura di essere rastrellati per strada.

In queste condizioni, Zaluzhny, che secondo alcuni avrebbe ambizioni politiche mentre l'immagine di Zelensky si sta deteriorando, potrebbe aver cercato di sfruttare questo malcontento? In ogni caso, poco prima, l'SBU (la polizia politica, erede del KGB), citata dal quotidiano Kievska Pravda, aveva detto di aspettarsi "disordini" in caso di destituzione di un generale che aveva detto ad alta voce che l'Ucraina ha raggiunto un'impasse in questa guerra, cosa che pensano in molti. Questi commenti hanno provocato la reazione di Zelensky, che ha legato il suo destino a una vittoria militare. Questo costi quel che costi a coloro che la dovrebbero ottenerla: il milione di soldati che conta l’esercito ucraino, e le classi popolari da cui in maggioranza sono usciti.

A questo proposito, la promozione del generale Syrky, ex capo dell’armata di terra, alla testa dell'esercito, può essere preoccupante per la popolazione, e i soldati in particolare. Sirsky ha una reputazione di “gallonato” per cui la pelle della truppa non conta. Così, ha giustificato il massacro dei soldati ucraini a Bakhmut, durato mesi, dicendo che, sebbene la Russia alla fine abbia vinto, ha perso più uomini dell'Ucraina! E Syrky ha già annunciato che il suo primo compito sarà di garantire che, con un milione di persone mobilitate, ci siano più di 300.000 combattenti effettivi.

I tutori del regime di Zelensky, gli Stati Uniti e gli Stati imperialisti europei (tra cui l’Italia) possono applaudire a questo decisionismo che disprezza la vita dei popoli. Dopo tutto, se è vero che riempie i cimiteri ucraine e russi, riempie soprattutto il carnet di ordinativi degli industriali degli armamenti di Occidente e fa la fortuna dei loro compari finanzieri.

14 febbraio 2024

P L