Alla Dielle di Cassina de’ Pecchi (Milano)
Il 12 settembre alla Dielle di Cassina de’ Pecchi, nella periferia milanese, i carabinieri sono intervenuti contro gli operai che dal 18 maggio presidiano i cancelli della fabbrica.
L'attacco è stato orchestrato dai dirigenti dell'azienda e dai caporali della cooperativa, che addirittura hanno partecipato al pestaggio, il tutto sotto l'occhio vigile, inerme e complice della Digos. Poi due operai sono stati arrestati.
La lotta dura da quasi tre mesi in questa fabbrica dedicata allo smaltimento e al riciclaggio della plastica per produrre una materia prima utilizzata poi nell'industria tessile di vari paesi. I padroni della Dielle sfruttano la manodopera, in maggior parte immigrata, tramite cooperative gestite da parenti, amici o amici degli amici, con salari da fame e condizioni di lavoro spaventose.
Quando i lavoratori, organizzati dal SI-Cobas, hanno chiesto un aumento del salario orario da 6 a 7 euro, l'azienda ha risposto chiedendo in cambio l'accettazione di 25 esuberi in quanto operai non graditi. 55 operai, sui 70 che operano all'interno dello stabilimento, hanno risposto con lo sciopero e hanno cominciato a presidiare i cancelli dell'azienda.
L'accordo raggiunto a fine giugno per far passare i salari a 7 euro orari e riassumere tutti i lavoratori è stato poi mandato all'aria dalla controparte, che ha chiesto più volte l'intervento della polizia contro il presidio, che è stato mantenuto durante tutto luglio e agosto. L'intervento del 12 settembre è solo l'ultimo di questi tentativi, ma è chiaro che questi metodi non riusciranno a spezzare la determinazione degli operai della Dielle, che hanno ricevuto il sostegno di lavoratori delle cooperative del facchinaggio, anche loro in lotta da mesi, e anche di altri lavoratori di questa zona industriale.
Il presidio va vanti alla Dielle perché i lavoratori non accettano più condizioni che sono di quasi-schiavitù, con la coscienza che di fronte ai padroni non c'è altra strada che la lotta e la solidarietà operaia.
Corrispondenza Milano