Stati Uniti: Biden contro lo sciopero dei ferrovieri

Il presidente democratico Biden e il Senato degli Stati Uniti, dove per una volta democratici e repubblicani hanno votato insieme, hanno usato i loro poteri per vietare uno sciopero dei ferrovieri, col pretesto che il trasporto ferroviario è strategico.

Lo sciopero è l'unica arma dei ferrovieri, il cui numero si è ridotto di un terzo in pochi anni, spiegando i 7 miliardi di profitto delle aziende nell'ultimo trimestre. La carenza di personale si sta ritorcendo contro i lavoratori, che sono costretti a orari sempre più assurdi e a cui viene negato il congedo per malattia retribuito, per costringerli a recarsi al lavoro anche se sono malati.

Mentre dodici sindacati chiedevano 15 giorni di congedo per malattia, a metà luglio il governo ha imposto un "periodo di riflessione" di due mesi, ritardando ulteriormente la minaccia di uno sciopero. Poiché i padroni delle ferrovie si sono rifiutati di accettare, a metà settembre Biden ha imposto un contratto che prevedeva un solo giorno di congedo per malattia retribuito, più due giorni non retribuiti. Questo contratto doveva essere ratificato dai sindacati, il che ha ulteriormente rinviato di due mesi l'eventuale sciopero.

Quando quattro dei dodici sindacati hanno votato per respingere il contratto imposto dallo Stato e rimettere lo sciopero all'ordine del giorno, all'inizio di dicembre Biden ha indetto un voto d'emergenza del Senato per vietarlo. La rabbia dei ferrovieri si scontra con uno Stato che fa di tutto per aiutare i padroni ad evitare uno sciopero.

L.D.