Nel momento in cui scriviamo, la situazione è ancora questa: i lavoratori di Arenaways sono da sei mesi senza stipendio. Arenaways, o meglio, Go Concept, secondo la nuova denominazione assunta dalla società che ha la propria sede centrale ad Alessandria, è una delle imprese ferroviarie formatesi dopo la liberalizzazione del settore. Nell’incontro del 14 dicembre con Giuseppe Arena, amministratore delegato, era stato preso l’impegno del pagamento di tutte le spettanze entro e non oltre il 21 dicembre.
Ma i ferrovieri di Arena hanno passato Natale, Capodanno ed Epifania senza un centesimo in tasca. I lavoratori hanno allora deciso l’assemblea permanente. Questo espediente consente di protrarre di fatto lo sciopero oltre il limite di 24 ore stabilito dalla legge (una legge a suo tempo ottusamente caldeggiata e voluta dalle burocrazie sindacali). Oggi Arena assicura che ci sarebbero nuovi investitori mentre il Prefetto di Alessandria si è fatto garante per il pagamento di almeno una parte degli arretrati concordato con l’Azienda e i rappresentanti dei lavoratori. La liberalizzazione produrrà molti altri casi di questo tipo, specie se la crisi si approfondirà. Vale qui quello che vale per le altre categorie: si è più forti, in ogni singola impresa, se da questa stessa impresa non ci lasciamo ingabbiare, se il nostro orizzonte non si limita alle vicende della “nostra” azienda. I ferrovieri di Arenaways devono poter contare sulla solidarietà dei dipendenti di Trenitalia, di RFI e anche di NTV (l’altra compagnia ferroviaria privata fondata da Montezemolo).
Non lasciamoci dividere: siamo tutti ferrovieri, saremo più forti se saremo uniti!
Corrispondenza ferrovieri