Lo scorso dicembre, nel bollettino “L’Internazionale” dei ferrovieri toscani veniva pubblicato questo “eco della rotaia”.
Ci sono motivi fondati per avere qualche preoccupazione per la sicurezza. Certo, senza fare allarmismi. Limitandosi alla Toscana, tutti i giornali hanno scritto dello svio del Frecciargento 8510 a Castello lo scorso 9 novembre, per fortuna senza conseguenze gravi, data la velocità ridotta che in quel momento, secondo “Linea diretta” era di 40 km. Un altro “piccolo” svio, senza gli onori della cronaca, è avvenuto il 14 novembre in uscita dal deposito di Pisa. Si trattava del materiale, un “Jazz”, che doveva fare un regionale per Lucca. Altri simili incidenti erano già stati segnalati. Nel frattempo, sono sempre più frequenti i casi di “Vivalto” che viaggiano con i sistemi antincendio in allarme e che non si riesce a ripristinare con le normali operazioni di reset…