Russia 1917: Uno sciopero a Mosca

Nei mesi che seguono la rivoluzione di febbraio 1917, scoppiano scioperi in tutte le fabbriche della Russia, che sia per imporre aumenti di salario o la giornata di otto ore, o per rispondere al sabotaggio organizzato dagli industriali. In questi scioperi “si compivano profondi processi rivoluzionari che univano politicamente gli elementi eterogenei della classe operaia”, riassumeva Trotsky. Questi sono brani tratti da Lotta di classe in una fabbrica metallurgica a Mosca, di Kevin Murphy.


Il 23 aprile, un'assemblea generale della fabbrica Gurzon votò all'unanimità che i lavoratori più qualificati avrebbero dovuto rifiutare i premi orari eccessivi e chiese che questi fondi fossero attribuiti ai dipendenti meno qualificati. (…) Le lotte sui salari portarono anche a conflitti sulle assunzioni e sui licenziamenti, e ciò illustrò quanti problemi del genere si intrecciavano man mano che il movimento dei lavoratori prendeva importanza e fiducia nelle proprie forze.

Il comitato di fabbrica decise che non un solo dipendente poteva essere licenziato senza il suo consenso. I lavoratori decisero in seguito che avevano anche il diritto di nominare e dimettere il personale di direzione. Il 23 maggio, la direzione si lagnò che gli operai del settore modellatura avevano annunciato al loro capo, il sig. Mattis, che non lo volevano più come dirigente e l'avevano immediatamente congedato dal suo posto. Il giorno dopo, il reparto bulloni congedò il suo responsabile. Secondo un operaio, questo capo se la prendeva particolarmente con le donne del reparto, licenziando quelle che erano incinte oppure obbligando quelle della produzione a pulire per terra. (...)

Né le concessioni dei padroni, né la loro intransigenza sembravano in grado di rallentare la marea dell'attività militante dei lavoratori. Poiché i lavoratori avevano acquisito un senso acuto del loro potere collettivo, i due atteggiamenti sembravano soltanto mettere benzina sul fuoco dei conflitti. (…) Il 19 giugno, il comitato di fabbrica presentò domande su altre questioni:

1- Creare uno spazio permanente per il comitato operaio e per le assemblee generali della fabbrica, le conferenze ed altre attività d'educazione culturale.

2- Accettare le sette ore per il turno di notte, con la retribuzione da otto ore.

3- Pagare regolarmente i salari nel seguente modo: non più tardi del 20 del mese dare un anticipo per il mese, e non più del 8 del mese successivo per il conto dei premi di carovita.

4- Installare sistemi di ventilazione per tutti i posti chiusi dove c'è produzione.

5- Docce e saune per i due sessi.

6- Una temperatura sufficiente in tutti i reparti durante l'inverno; installazione di lavandini.

7- In tutti i reparti, ci dovrebbe essere una sala per la mensa o una stanza chiusa e comoda.

8- Installare bagni abbastanza vicini ai reparti.

9- In tutti i reparti, fare armadi per i vestiti dei lavoratori.

10- Nel reparto laminatoio e la zona di costruzione, fare arrivare l'acqua calda poiché è attualmente troppo distante ed inaccessibile a causa della natura del lavoro.

11- Il salario per congedo malattia, in relazione o no con il lavoro, va pagato interamente a partire dal primo giorno di malattia ed essere basato sul salario medio operaio.

12- Le donne in attesa di parto vanno liberate due settimane prima e per quattro settimane dopo la nascita, e vanno pagate interamente sulla base del salario medio.

13- Le medicine prescritte da medici privati dovrebbero essere distribuite dal dispensario locale e, se il dispensario non ne ha, la fabbrica dovrebbe procurarsene presso un altro farmacista.

14- In periodo di sospensione del lavoro per mancanza di materiale, il salario va pagato la metà del salario minimo.

15- Dopo la nascita di un figlio, versare venticinque rubli; dopo la morte di un figlio, dare venticinque rubli; per la morte di adulti, dare settantacinque rubli.

16- Ogni lavoratore rimasto nell'azienda almeno un anno deve beneficiare di due settimane di ferie; ogni lavoratore con due anni o più d'anzianità ha diritto ad un mese di ferie con la retribuzione minima.

La varietà, la chiarezza e la forza delle rivendicazioni dimostrano l'organizzazione e la crescente fiducia dei lavoratori in sé stessi. La necessità di un luogo regolare per le riunioni mostra che la priorità assoluta dei lavoratori era il rafforzamento della loro propria organizzazione, con la volontà dei lavoratori di includere tutti i problemi, tra l'altro le rivendicazioni nell'interesse particolare delle donne.