Poiché il problema della conquista integrale del potere non si era mai presentato in Italia al partito socialista, questo non ha mai sentito l’urgenza di tracciarsi un programma di azione dopo la conquista del potere. Ciò invece deve sollecitamente fare il partito comunista che si organizza appunto in vista dell’ultima decisiva battaglia.
Infatti il compito del partito comunista non cessa con la conquista del potere da parte del proletariato ma si muta soltanto: da propulsore della lotta rivoluzionaria esso diviene difensore e guida della Stato operaio.
Distrutto l’apparecchio statale della dominazione borghese, il proletariato organizzerà il suo Stato nella forma della dittatura proletaria, basando la rappresentanza elettiva sulla sola classe produttrice nella forma tipica dei Consigli dei Lavoratori.
Dal programma dei comunisti presentato a Livorno, 21 gennaio 1921