Giovedì 23 aprile parecchie migliaia di lavoratori della Continental hanno sfilato nelle vie di Hannover in Germania dove si svolgeva l’assemblea degli azionisti di questa multinazionale che produce pneumatici. Una manifestazione particolare poiché agli operai delle fabbriche tedesche del gruppo si erano aggiunti più di mille operai della sua fabbrica di Clairoix, ad una sessantina di chilometri a nord di Parigi, venuti con un treno speciale, ed altri operai della fabbrica di Sarreguemines, al nordest della Francia. Al loro arrivo alla stazione di Hannover, sono stati accolti calorosamente dagli operai tedeschi, con saluti fraterni ed abbracci, prima di cominciare con entusiasmo questa manifestazione internazionale al grido di “tutti insieme” scandito in francese e tedesco.
Tutto questo avveniva in seguito all’annuncio, all’inizio di marzo, del progetto di chiusura degli stabilimenti di Clairoix, in Francia, e di Stöcken in Germania. Questa decisione presa col pretesto della crisi del mercato automobilistico è particolarmente scandalosa perché da anni gli operai hanno dovuto subire un aumento incessante della produttività e dei ritmi di lavoro, e mentre si dichiara la crisi di uno stabilimento gli altri sono costretti a fare straordinari e turni massacranti.
Dall’annuncio della chiusura i lavoratori di Clairoix si sono fortemente mobilitati, creando un comitato per organizzare la lotta, riunendosi in assemblea e facendo manifestazioni da tutte le parti. Si trattava di fare capire a padroni e poteri pubblici che erano decisi a lottare fino in fondo per non lasciarsi buttare sul lastrico senza mezzi di sussistenza per la semplice decisione di un Consiglio d’amministrazione. Infatti questa decisione di chiusura deriva dalle manovre finanziarie della famiglia Schaeffler che ha voluto prendere il controllo del gruppo prendendo dalle banche enormi prestiti. Oggi, dopo lo scoppio della crisi finanziaria, si ritrova fortemente indebitata e, incapace di pagare, non trova altra soluzione che di fare sopportare agli operai le spese di questa speculazione sbagliata.
Con questa spedizione ad Hannover, organizzata in collaborazione con i sindacati tedeschi, gli operai della Continental di Clairoix intendevano anche indicare che sono coscienti di avere con i loro colleghi tedeschi gli stessi interessi di lavoratori contro i capitalisti che li dirigono e che tra l’altro, vorrebbero mettere in concorrenza gli operai francesi e tedeschi del gruppo. Nel suo discorso il portavoce degli operai di Clairoix ha fustigato gli “azionisti mascalzoni”, inneggiando alla solidarietà internazionale dei lavoratori per continuare la lotta sia in Francia che in Germania contro le decisioni dei padroni. E per tutti i lavoratori presenti questo aveva un senso molto concreto.
Dal 23 aprile la lotta è andata avanti, il gruppo ha dovuto fare alcuni passi indietro nel suo progetto e tra l’altro garantire il pagamento del salario fino al 31 dicembre 2011. E qualunque sia l’esito di questa vertenza bisognerà ricordarsi del segnale importante d’internazionalismo dato dai lavoratori della Continental. Come ha detto il portavoce degli operai di Clairoix, contro padroni e azionisti che stanno insieme come gli zeri sui biglietti da 500 euro, gli operai del gruppo saranno uniti oltre le frontiere, “come le dita di una mano”.
A.F.