Tutte le “libertà democratiche” sono di carattere formale, sono puramente delle proclamazioni. Tale è, per esempio, l’ “uguaglianza democratica di tutti davanti alla legge”. Questa “uguaglianza” prende meravigliosamente corpo nell’ “uguaglianza” formale dell’operaio venditore della propria forza-lavoro, e di colui che la compra: il capitalista. Uguaglianza ipocrita, che maschera un asservimento di fatto. In sostanza, l’uguaglianza è proclamata, ma al fondo l’ineguaglianza reale, economica, fa dell’uguaglianza formale un fantasma. La libertà di stampa, ecc. , che la democrazia borghese accorda agli operai non va per niente meglio. Essa è all’occorrenza proclamata, ma gli operai sono nell’impossibilità di esercitarla: il monopolio di fatto della carta, della stampa, delle macchine ecc. , che esercita la classe dei capitalisti, riduce praticamente a niente la stampa della classe operaia.
N. I. Bukharin, 1919