Non c’è Ente dove puntualmente i lavoratori appaltati (addetti alle pulizie, manutentori, uscieri e così via) non debbano protestare o scioperare per reclamare il più semplice e primario dei benefici: la paga, che spesso non arriva per mesi o arriva in ritardo nelle migliori delle ipotesi.
Il risultato dell’intricato sistema di appalti, subappalti e sotto-subappalti è spesso il non rispetto dei più elementari diritti di questi lavoratori già stressati da anni di progressivi tagli delle ore di servizio e dello stipendio. Le dirigenze di solito si discolpano con il fatto che è un sistema consentito dalla legge. Insomma, dura lex sed lex, come dicevano gli antichi latini! Ma le leggi le fanno gli uomini e non la natura...
Nell’attesa di un mondo più giusto dove il futuro di tanti lavoratori non debba stare appeso al filo dei codici d’appalto, la sicurezza dello stipendio va garantita. Pertanto l'organico non deve essere smistato tra mille gestori diversi spesso improvvisati e inaffidabili. Bisogna esigere che loro siano internalizzati al pari degli altri lavoratori e siano direttamente dipendenti, tutti parte di un’unica impresa.
Corrispondenza Torino