I tagli del governo “boy scout”.

Dalla pubblica amministrazione alla Sanità


Il nostro giovane premier ha pubblicamente cantato, con tanto di mano sul cuore, il leit motiv “passo dopo passo” al raduno nazionale dei boy scout, dicendo che la sua metodologia politica si ispira appunto a questa grande organizzazione di cui faceva parte in tenera età. E, con puntuale coerenza, all’insegna appunto dello scoutismo i cui fini sarebbero quelli di “formare dei buoni cittadini a sostegno della fratellanza tra i popoli”, i nostri giovani governatori ci fanno capire quanto siamo nei loro cuori e nei loro pensieri.

Ed ecco che un giorno ci fanno diventare più “mobili” con la riforma della pubblica amministrazione, poco dopo ci annunciano l’ulteriore blocco contrattuale e dopo ancora che le scuole potranno farsi finanziare dai privati e gli insegnanti dovranno farsi le scarpe gli uni con gli altri per guadagnare un po’ di più (un nobile esempio per gli allievi che saranno i futuri “buoni cittadini”).

Tutto qui? No, ovviamente…..sono già pronti a immolarsi nella cavalleresca impresa della ricerca di venti miliardi di spreco e dove li vanno a cercare? Ma ovviamente nella già martoriata e demolita sanità pubblica. Fortunatamente proprio dalla Terra natale dello scoutismo è arrivato un chiaro messaggio: poco tempo fa infatti in Inghilterra si è svolto un grande sciopero dei dipendenti pubblici che ha riscosso la solidarietà della maggioranza degli abitanti. Un miracolo? No, semplicemente nel Regno Unito il settore pubblico è stato demolito con alcuni anni di anticipo rispetto al resto d’Europa e, passo dopo passo, i cittadini si sono resi conto che i tagli non danneggiano solo i lavoratori pubblici ma anche e soprattutto la maggior parte della popolazione.

Corrispondenza pubblico impiego Torino