Permettiamoci una piccola (ma proprio piccola) soddisfazione: alla fine il governo ha dovuto riconoscere che i cosiddetti esuberi della Pubblica amministrazione non ci sono e, vendendocela come una grande scoperta da premio Nobel, ma senza andare minimamente a modificare il corposo innalzamento dell’età pensionabile attuato dai governi tecnici, ha scoperto che mandando a casa i funzionari di alto livello ultrasettantenni, si potrà (alla lunga) arrivare ad assumere ben 15.000 giovani.
Fin qui tutto bene…evviva evviva. Peccato che gli eventuali neo-assunti sarebbero a copertura dei circa 85000 che andranno in pensione nei prossimi mesi per raggiungimento ordinario dei requisiti e se contiamo che questi 15000 sono già in servizio in qualità di precari (e sono solo un frazione della vasta popolazione dei “flessibili” pubblici), a conti fatti la P.A. rimarrà in una situazione organica. al netto dei prossimi pensionati….quindi con meno personale di prima e, ovviamente e come sempre, un maggior carico di lavoro per tutti. Dopo di che, ben venga la messa in ruolo, almeno quella, di 15000 precari giovani o maturi che siano.
Alcuni tra i sindacati confederali mandano comunicati di denuncia di questi bluff governativi ma…si guardano bene dall’intraprendere iniziative di lotta o indire assemblee di confronto e discussione tra i lavoratori. Potranno sempre dire…..NOI ve l’abbiamo detto ma siete VOI che siete consenzienti. Non bisogna permettere che prevalga questo gioco perverso di apparente silenzio-assenso.
Corrispondenza pubblico impiego