Dobbiamo entrare nel processo storico borghese per rintracciare le “condizioni” del militarismo quale esso ci si manifesta in questa guerra: nel campo tecnico occorre uno sviluppo grandioso dei mezzi di produzione industriali e una padronanza completa dei processi e cicli di trasformazione delle materie prime; nel campo economico è condizione della guerra moderna una grande potenza finanziaria dello Stato e una vasta rete di proventi tributari; nel campo amministrativo un’organizzazione burocratica indispensabile per reclutare e mobilizzare l’esercito, per disciplinare gli approvvigionamenti e i consumi e portare a un massimo di attività la macchina statale; nel campo politico infine un regime di democrazia, ossia – nel significato storico dell’espressione – di illusoria libertà delle masse, perché esse accettino il peso enorme della guerra e credano questa imposta da interessi collettivi della nazione.
Amadeo Bordiga, 23 maggio 1917