Da un lato della “linea gialla” che divide Gaza in due, circa due milioni di abitanti cercano di sopravvivere. Dall'altro, l'esercito israeliano rade al suolo gli edifici ancora in piedi, protegge e arma bande criminali che sostiene tra i palestinesi.
Yasser Abu Shebab, assassinato il 4 dicembre durante una resa dei conti, era il capo banda più odiato di Gaza. Arricchitosi con il contrabbando nei tunnel sotto il confine di Rafah e con il traffico di droga negli anni precedenti il 7 ottobre 2023, condannato e imprigionato da Hamas, Abu Shebab si era posto da due anni sotto la protezione dell'esercito israeliano. Dotata delle nuove armi fornite dall'esercito, la sua banda attaccava i convogli umanitari delle ONG, già bersaglio dei colpi israeliani. Abu Shebab rivendeva poi sul mercato nero, a prezzi esorbitanti, i beni di prima necessità.
Dopo gli attacchi contro i convogli umanitari, Israele ha cacciato le ONG per sostituirle, tra maggio e ottobre 2025, con l'americano-israeliana Fondazione umanitaria di Gaza. L'incompetenza palese e la brutalità di questa organizzazione, creata per l'occasione, hanno provocato la morte di almeno 1.400 palestinesi durante le distribuzioni.
Dall'inizio della pace di Trump, il 10 ottobre, diverse bande dello stesso tipo si sono insediate nella “zona gialla”, sotto occupazione israeliana, dove possono controllare le rare strade di accesso all'altra metà di Gaza. Così, la banda di Hussam al-Astal, condannato a morte da Hamas per aver assassinato uno dei suoi agenti, liberato dall'offensiva israeliana del 2023, controlla le rovine di Khan Yunes. Quella di Rami Hillis, un mafioso un tempo vicino a Fatah, imperversa nei pressi di Gaza City.
La «zona gialla» – il 54% della Striscia di Gaza – è oggi una terra di nessuno dove l'esercito israeliano distrugge metodicamente tutto ciò che rimane in piedi per impedire il ritorno degli abitanti. Nei colloqui sul futuro di Gaza, alcuni dirigenti israeliani e americani, tra cui il genero di Trump, Jared Kushner, stanno valutando la possibilità di costruire in questa zona quelle che chiamano “comunità alternative sicure”, ovvero villaggi palestinesi fuori dal controllo di Hamas. Secondo un informatore americano del quotidiano Le Monde, i capibanda protetti da Israele proporrebbero di formare "un consiglio militare comune" e un "governo civile di transizione" per amministrare questa zona gialla.
Per quanto delirante possa sembrare questa ipotesi, che porterebbe ad affidare la gestione di questa parte di Gaza a trafficanti di droga e gangster, non è così inverosimile, dato che è in linea con i metodi dei dirigenti imperialisti. Per decenni, quelli israeliani hanno favorito l'ascesa di Hamas per indebolire Fatah e l'OLP di Yasser Arafat. Quanto a Trump, ha appena graziato l'ex presidente dell'Honduras, condannato a 45 anni di carcere negli Stati Uniti per traffico internazionale di droga. Da Washington a Gerusalemme, briganti e mafiosi sono al potere.
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