In Francia i ferrovieri continuano a scioperare. Si oppongono al progetto del governo, che significherebbe per loro la fine di un certo numero di diritti, come la garanzia del posto di lavoro, e la generalizzazione del lavoro precario nella Società nazionale delle ferrovie, la Sncf.
L'8 e il 9 aprile, per la loro seconda “sequenza” di 48 ore, il loro sciopero è stato ancora massiccio. Pepy il Presidente della Sncf, intervistato la mattina del 9 aprile, ha potuto soltanto confermare il successo dello sciopero.
La direzione prova a mobilitare la gerarchia dell'azienda per sostituire gli scioperanti, modifica tutta la programmazione dei servizi e dei riposi per tentare di limitare l'impatto del movimento, fatto sta che lo sciopero è potente, e non soltanto tra il personale viaggiante. Pochi treni circolano nei giorni di sciopero e la direzione è costretta a rinviare le operazioni di manutenzione.
La mobilitazione si traduce anche nella partecipazione alle assemblee generali dei ferrovieri, che si svolgono nelle stazioni, depositi e officine di manutenzione nei giorni di sciopero. Gli scioperanti fanno anche manifestazioni, a Parigi e nelle altre città, spesso con la partecipazione di lavoratori di altre categorie o di studenti, anche loro in lotta contro il progetto di governo di instaurare più selezione nelle università.
La solidità dello sciopero è anche nelle teste. Il presidente Macron e il Primo ministro Philippe hanno cercato di impressionare i ferrovieri con interviste in cui hanno dichiarato la loro “determinazione ad andare fino in fondo”. Ma molti scioperanti si ricordano che nel 1995 il Primo ministro Juppé ostentava la stessa determinazione… prima di dovere arretrare pietosamente davanti allo sciopero. E in tutte le assemblee dei ferrovieri e nelle discussioni, la loro determinazione resta intatta.
Molti ferrovieri, fieri della loro mobilitazione, constatano la preoccupazione del governo. Molti scioperanti, che all'inizio erano scettici, dicono che questa volta, “si può vincere!„ In numerosi posti, in occasione di volantinaggi agli utenti, di operazioni di blocco dei pedaggi autostradali, in riunioni con altri settori, hanno potuto constatare il sostegno che hanno fra i lavoratori, nonostante i problemi causati dallo sciopero. E soprattutto tutto sono convinti che sono di fronte ad un attacco senza precedenti, che il futuro di tutti è in gioco. Allora bisogna comunque rispondere al governo come si deve.
C. B.