Sabato 13 maggio, il papa ha canonizzato in grande pompa due dei tre piccoli pastori che, un secolo fa, il 13 maggio 1917, avrebbero assistito all’apparizione della Madonna. Lo show papale sembra abbia attirato 500.000 spettatori, più di un incontro del Benfica, meno delle Olimpiadi.
I due nuovi santi, Francisco e Jacinta, sono morti in miseria nel 1919 e nel 1920. La loro cugina Lucia, anche lei testimone delle apparizioni, morì in un convento nel 2005, troppo recentemente per essere dichiarata santa.
A questi ingenui pastori, la vergine avrebbe parlato dell’inferno, della conversione e dei pericoli che incombevano sul papa e sulla chiesa. Ma, a quel che sembra, la Madonna si interessava anche di attualità, in particolare della guerra mondiale. Il corpo di spedizione portoghese aveva avuto un primo morto il 4 aprile precedente ed avrebbe perso, nell'aprile 1918, circa la metà delle sue forze nella battaglia della Lys: 7.500 uccisi ed altrettanti prigionieri e dispersi, senza contare gli innumerevoli feriti, in particolare con i gas.
In aggiunta, la vergine se la sarebbe presa con la Russia per il suo ateismo e le sue persecuzioni religiose, dimostrando allo stesso tempo le sua capacità divinatorie: nel maggio 1917, non si era ancora arrivati alla rivoluzione d'ottobre ed al potere sovietico. Peccato però che queste rivelazioni che sarebbero state fatte ai pastori furono rese note soltanto nel 1941, durante un'altra guerra mondiale, anche questa, del resto, “predetta” durante le apparizioni. Il che conferma che le “profezie” fatte a posteriori sono indubbiamente le più veritiere.
Nel presente anno 2017, chi non crede né al sovrannaturale, né alle apparizioni, né alle bambinate di Fatima, può consolarsi con un altro anniversario: quello della rivoluzione russa, ben reale, che scosse il mondo e accelerò la fine del primo macello mondiale.
Fatima Buonavista