Ma di questo lavorio segreto, che è la vera rivoluzione in atto e nel quale è la verità della vita politica italiana, di questo contrasto ancora nascosto tra i veri poteri sociali, che cosa vedono, che cosa sanno che cosa pensano i nostri parlamentari che vogliono “andare al potere”?
È inutile negarlo: il potere per essi risiede ancora là dove per i lavoratori non esiste più che l’impotenza e l’ipocrisia, dove vi sono i segni dell’autorità ma non più che i segni. La realtà politica è vista nel gioco dei partiti delle persone che si contrastano un posto, non nel gioco delle forze che ancora resistono attorno a un sistema economico e delle altre che internamente ad esso lavorano a dissolverlo. Logicamente quindi si pensa di poter da un ministero, investiti dell’ombra di autorità che lo Stato borghese ancora può dare ai suoi ministri, contribuire alla soluzione del problema della classe.
A.Gramsci, maggio 1920