Mentre la forza produttiva cresce in proporzione geometrica, l’estensione dei mercati progredisce, nel migliore dei casi, in proporzione aritmetica. Il ciclo decennale di stagnazione, prosperità, sovrapproduzione e crisi, sempre ricorrente dal 1825 al 1867 sembra invero aver compiuto il suo corso; ma solo per farci approdare nel pantano di disperazione d’una depressione permanente e cronica. L’agognato periodo di prosperità non vuole venire; ogni qualvolta crediamo di scorgere i sintomi che lo annunziano, questi svaniscono di nuovo nell’aria. Intanto ogni inverno che si succede torna a proporre il problema: “Che cosa fare dei disoccupati?”. Ma mentre il numero dei disoccupati cresce di anno in anno, non vi è nessuno che possa rispondere a quel problema; e possiamo quasi calcolare l’epoca in cui i disoccupati perderanno la pazienza e prenderanno la loro sorte nelle proprie mani.
F. Engels, “Prefazione all’edizione inglese del Capitale”, 1886