L’incertezza su cui poggia la speculazione produce però anche un altro fenomeno; essa offre cioè ai grossi speculatori la possibilità di indirizzare la speculazione in un senso o nell’altro, vale a dire di influenzare le previsioni dei piccoli speculatori. Poiché lo speculatore non sa nulla (molto spesso anche in merito alle questioni generali, sempre nulla comunque per quanto riguarda quelle particolari), è portato a seguire le indicazioni esteriori che coglie nell’umore, nell’andamento generale del mercato. Questi umori possono però essere prodotti artificialmente, come in effetti succede, dai grossi speculatori, i quali, a torto o a ragione passano per i grandi iniziati ai misteri della borsa. Le loro speculazioni vengono imitate dai minori speculatori. I grandi speculatori indirizzano il mercato mediante vasti acquisti, ed innalzano così le quotazioni, perché la loro accresciuta domanda fa salire i prezzi.
R.Hilferding, Il capitale finanziario, 1910