Venerdì scorso è stato indetto uno sciopero del personale precario delle biblioteche dell’Università di Torino. A causa delle lungaggini burocratiche, dei ritardi delle gare di appalto e di un probabilegioco al ribasso, i lavoratori non sanno quando riprenderanno servizio regolare né se saranno ridotte le loro ore di servizio e di conseguenza lo stipendio. L’ennesima barbarie dell’esternalizzazione dei servizi: lavoratori chedovranno ogni volta che scade il contratto temere per la loro occupazione, i loro stipendi e le loro condizioni di lavoro, pur essendo al 100% colleghi degli altri dipendenti di ruolo. Che si tratti di lavoro di portierato, di pulizia o di gestione delle biblioteche è ora di dire basta e pretendere che questi lavoratori vengano internalizzati, inquadrati e pagati al pari dei lavoratori strutturati.
Dal Bollettino « L’internazionale » del Pubblico impiego. Torino