Lo sciopero toscano del 19 settembre contro le aggressioni ai capitreno ha avuto successo. Si è ancora dimostrato che se una protesta è sentita dalla grande maggioranza del personale non ci sono restrizioni al diritto di sciopero che tengano: si fa sciopero e basta. Con il minimo di preavviso possibile. Ora, come al solito, l’azienda dice di stare al nostro fianco e partecipa a tavole rotonde e confronti con le autorità, secondo un copione già visto e sentito mille volte. In realtà la sicurezza è in buona parte una questione di quattrini. Per essere almeno un po’ più sicuri nello svolgimento del loro lavoro i capitreno dovrebbero essere almeno due, se non su tutti, almeno su molti treni regionali. Ma questo è un costo! Sì certo, come sono un costo le porte che impediscono di cadere da una vettura in movimento, o come un sistema di frenatura funzionante o come l’installazione e la manutenzione di un apparato antincendio. Essere in due sulla parte rimorchiata di un treno significa almeno “mitigare” il rischio.
(Dal Bollettino comunista “L’Internazionale” dei ferrovieri toscani, 5 ottobre 2017)