I lavoratori del polo siderurgico di Piombino hanno ottenuto il rinnovo della cassa integrazione per un altro anno; diciamo che a oggi è l'unica certezza di cui si dispone. Un filo di ossigeno che, se da una parte è stato negli anni ed è tuttora indispensabile per garantire un minimo di sussistenza a 1500 famiglie, dall'altra ha funzionato anche da anestetico e ha reso difficile l'organizzazione dei lavoratori nelle iniziative di lotta.
L'assenza di prospettive concrete genera sfiducia e stanchezza, per il perdurare della crisi e le innumerevoli attese tradite; quanto al protocollo che sarebbe stato firmato a metà gennaio tra Regione Toscana, Comune di Piombino e i nuovi investitori, il gruppo friulano Danieli e quello ucraino Metinvest, è ben lontano dal diventare una realtà, nonostante le dichiarazioni ottimistiche di entrambe le parti. Soltanto un giorno dopo infatti il ministro dell'industria Urso ha incontrato il rappresentante di JSW, il gruppo indiano presente a Piombino dal 2018, e che dal 2018 non ha realizzato praticamente niente di quello che si era impegnato a realizzare. A quanto pare, nonostante i grandi sorrisi e le strette di mano ufficiali, l'incontro è risultato puramente interlocutorio, ed è mancato l'accordo che avrebbe consentito, insieme a quello ottenuto con Danieli-Metinvest, di far ripartire la produzione siderurgica. Ufficialmente sono state "definite le modalità" per un accordo che dovrà essere sottoscritto "nei prossimi giorni" (Corriere Fiorentino, 19.1.24); ma a distanza di un mese, dopo gli annunci rimangono ancora da vedere i fatti
Difficile a quanto pare far convivere i due gruppi nello stesso sito produttivo, destinando Metinvest a produrre acciai piani e JSW a produrre rotaie. Per ora a tanti annunci sono corrisposti solo tanti nulla di fatto.
Ma si avvicinano le elezioni amministrative per il Comune di Piombino, e ricominciano a farsi vedere in giro facce note. L'ultimo a farsi vedere davanti alle acciaierie era stato Matteo Salvini, in giro per le elezioni politiche del 2018. L'ineffabile personaggio aveva corredato con la sua collezione di selfie gli annunci su twitter, facebook etc., auspicando che "l'accordo - [all'epoca con JSW] - non fosse l'ennesima presa in giro, come ce ne sono già state" e assicurando che avrebbe mantenuto gli impegni. Manco a farlo apposta, gli impegni sono ancora lì che stanno aspettando di essere mantenuti.
Quest'anno è toccato a Elly Schlein fare la sua brava apparizione in fabbrica, e successivamente in piazza. Non sono mancate le assicurazioni: "Qui servono soluzioni in fretta, noi chiaramente faremo la nostra parte per sollecitare che al più presto si firmino i memorandum e si prendano gli impegni vincolanti e stringenti che servono per il rilancio di questo territorio che ne ha molto bisogno" (La Nazione, 27.1.24), così parlò la segretaria del PD. I lavoratori in cassa integrazione da dieci anni trarranno le conclusioni.
Corrispondenza Piombino