Da Lutte ouvrière (Editoriale dell'11 aprile dopo il primo turno dell'elezione presidenziale)
Il secondo turno opporrà, ancora una volta, Marine Le Pen a Emmanuel Macron.
Entrambi sono nemici della classe operaia, lo dimostra il loro passato. Marine Le Pen non è mai stata al potere, per cui una parte delle classi popolari, disgustata dalle menzogne e dai tradimenti dei partiti di sinistra al governo, la guarda con favore. Ma dietro le sue lusinghe per conquistare i voti dell'elettorato popolare, c'è una borghese, una paladina della società capitalista.
I
l suo partito è l'erede dei sostenitori dell'Algeria francese e dell'Organizzazione Armata segreta (OAS) che si oppose all’indipendenza di questo paese. Oggi alle sue spalle ci sono le confraternite fasciste, che provengano o meno dalla polizia e dall'esercito. Questi nemici mortali dei lavoratori sono destinati a fungere da ausiliari dell'apparato statale della borghesia in caso di intensificazione delle lotte sociali.
La demagogia anti-immigrati di Le Pen mira già a dividere i lavoratori, a metterli l'uno contro l'altro e quindi a indebolirli.
Se salisse al potere, lo eserciterebbe nell'interesse dei più ricchi, come tutti i suoi predecessori, ma in modo ancora più autoritario e reazionario.
Di fronte alla Le Pen c'è Macron, l'ex banchiere, rappresentante della sua classe sociale fino al ridicolo, con il suo disprezzo ostentato verso i lavoratori e i poveri, e per tutto ciò che non viene dai poteri del denaro. I suoi anni all'Eliseo sono un riferimento. Tutte le sue "riforme" sono state altrettanti colpi ai lavoratori, ai pensionati, ai disoccupati. Con un cinismo che rasenta la sincerità, promette alla classe operaia “sangue e lacrime”.
Macron si atteggia a baluardo contro l'ascesa dell'estrema destra. Bugia! Il suo mandato di cinque anni l'ha rafforzata. L'odio per questo politico nelle classi lavoratrici ha spin,to gli elettori più disorientati tra le braccia di Le Pen. La rielezione di Macron non farà sparire le forze fasciste, anzi! Questei vi troveranno un vigore rafforzato che spingerà Macron sempre più verso destra.
I lavoratori non devono appoggiare il loro futuro oppressore con i loro voti!
Ringrazio gli elettori che mi hanno dato il loro voto. Hanno espresso così, la loro consapevolezza di appartenere al campo operaio. Per quanto minoritario possa essere, questo elettorato è stato la prova che la corrente rivoluzionaria comunista è ancora presente;. Ha dimostrato che le sue donne e i suoi uomini continuano a portare avanti il programma della rivoluzione sociale, per il rovesciamento della dittatura della grande borghesia imperialista nel mondo,la sua sostituzione con il potere democratico dei lavoratori che oggi sono sfruttati, oppressi.
In questo secondo turno, l'elettorato lavoratore è chiamato a scegliere tra due mali identici. Da parte mia, rifiuto questa scelta e voterò in bianco per respingere sia Macron che la Le Pen!
Chiunque sia il vincitore, non occorrerà scoraggiarsi e abbassare la testa. Anzi! La forza dei lavoratori non sta nelle urne, ma nelle loro stesse lotte. Devono essere consapevoli che avranno un nemico all'Eliseo.
La crisi economica peggiora di giorno in giorno, accelerata dalla guerra in corso in Ucraina e da tutte le sue conseguenze, come l'ondata di speculazioni. L'economia capitalista sta sprofondando nel caos di cui, inevitabilmente, le classi lavoratrici saranno vittime.
Oggi le nostre sorelle e fratelli proletari in Ucraina muoiono sotto le bombe; anche quelli della Russia stanno subendo una guerra che non hanno volutoa e per la quale non hanno alcun interesse. Le masse povere del continente africano vengono spinte alla fame dall'impennata dei prezzi dei generi alimentari.
Ma diciamo che questo è anche il futuro che la grande borghesia ha in serbo per noi qui, in Francia, uno dei paesi più ricchi del pianeta. Il nostro avvenire non dipende dalla mascherata di un'elezione presidenziale. Dipende dalla capacità delle masse povere di reagire efficacemente alla guerra sociale condotta contro di loro dalla grande borghesia. In questa lotta il ruolo decisivo spetta al proletariato, a coloro che fanno funzionare l'economia e la società, e che sono anche gli unici che la possono cambiare.
Solo le lotte dei lavoratori faranno indietreggiare i padroni, la grande borghesia e i loro servitori politici. Il nostro futuro dipende da tutti noi!
Nathalie ARTHAUD