Lo ha ancora ribadito Trump, ai primi di dicembre, a proposito della pace in Ucraina: "Siamo molto vicini a un accordo". Questo resta da vedere e, purtroppo per molti, ben più numerosi di quanto si ammetta sia da parte ucraina che da parte russa, in ogni caso non cambierà più nulla. Infatti, Keith Kellogg, inviato speciale di Trump al Forum nazionale sulla difesa in California, ha annunciato che "la Russia e l'Ucraina hanno perso insieme più di due milioni di persone", aggiungendo: "pensateci. Sono cifre spaventose". A sostegno delle sue affermazioni, ha fatto un piccolo confronto, ricordando che l'Unione Sovietica si era ritirata dall'Afghanistan nel 1989 dopo aver perso "solo" 18.000 soldati, e che gli Stati Uniti ne avevano persi "solo" 58.000 quando avevano deciso di evacuare le loro truppe dal Vietnam nel 1975. Non c'è modo di verificare le cifre fornite da Keith Kellogg sulla guerra in Ucraina. Ma sembrano molto più realistiche di quelle fornite ufficialmente da Kiev: non superando le 50.000 unità, sono da considerarsi propaganda militare. E per le stesse ragioni, Mosca da parte sua non fornisce alcuna cifra! Il numero di un milione di vittime coincide con quanto dichiarato al Parlamento ucraino dal deputato del partito Batkivscina (la Patria) Vadim Ivcenko: egli stima che i morti ucraini siano mezzo milione e altrettanti i feriti. Un volontario, citato sui social network ucraini, ha calcolato che in media l'Ucraina avrebbe ogni giorno 18 soldati uccisi, 243 feriti e 79 "dispersi", per un totale di 10.500 perdite al mese per l'esercito, senza contare le perdite civili. Presentando un bilancio così spaventoso, l'inviato di Trump, che ne ha viste tante altre al servizio della prima potenza imperialista del mondo, non è ovviamente diventato un commentatore compassionevole delle devastazioni di una guerra voluta e generata dalla politica degli Stati Uniti nell'ex spazio sovietico. Egli cerca solo di sostenere il nuovo capitolo della stessa politica americana costituito dal cosiddetto piano di "pace" di Trump, mentre civili e militari, ucraini o russi che siano, continuano a morire per interessi che non sono loro. P L