Dichiaro subito che non mi riconosco colpevole. So di avere agito secondo la mia coscienza, in perfetta coerenza con i miei principi. Io sono internazionalista. Da quando ho avuto l’uso della ragione e la possibilità di comprendere quella che è la costituzione della nostra società non ho potuto pensare diversamente. Era forse la mia condizione sociale? Era forse la mia natura particolare? Era forse la conformazione particolare del mio spirito? Era la luce della mia coscienza che a questo mi moveva? Non potetti fare a meno di dichiararmi sentitamente, profondamente, socialista.
Partecipai al movimento socialista là dove mi son trovato. Sono stato al mio posto, organizzatore del partito socialista italiano disciplinato, coerente ai miei principi in ogni occasione. (...)
Quando la guerra comparve sul cielo di Europa io fui contro la guerra. Quando osservai tutte le potenze del mondo tese in uno sforzo disperato per creare lo strumento della guerra, l’esercito, per agguerrirlo degli strumenti più formidabili che la scienza moderna poneva a disposizione degli uomini, dei potenti per massacrare e uccidere, io odiai colla guerra lo strumento della guerra, lo strumento del dominio, il militarismo.
Francesco Misiano, deputato socialista alla Camera, luglio 1920