Il Parlamento israeliano, la Knesset, ha votato lunedì 28 ottobre a favore di una legge che vieta le attività dell'UNRWA, l’agenzia ONU che fornisce aiuti ai rifugiati palestinesi, in tutto il territorio israeliano. Solo dieci dei 120 deputati dell'assemblea hanno votato contro, i deputati arabi e alcuni rappresentanti d'estrema sinistra. Il pretesto per questa decisione è il presunto coinvolgimento di una ventina di membri dell'agenzia, sui 13.000 impiegati a Gaza, nell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Il governo israeliano non offre alcuna prova, ed è tanto più felice di farne a meno in quanto il suo vero obiettivo è quello di rendere i territori occupati, e Gaza in particolare, permanentemente invivibili per i palestinesi.
L'UNRWA è stata creata nel dicembre 1949, mentre i leader israeliani si fregavano delle sofferenze che stavano infliggendo ai 900.000 rifugiati palestinesi che erano stati cacciati dalle loro terre e dalle loro case, e che erano ridotti a vegetare negli otto campi allestiti nella Striscia di Gaza, allora sotto il controllo dell'esercito egiziano, oltre che nelle vicine Giordania e Libano. La risoluzione 194 delle Nazioni Unite chiedeva a Israele di “permettere ai rifugiati che lo desiderano di tornare alle loro case il più presto possibile”. I dirigenti israeliani trattarono questa risoluzione e quelle successive come carta straccia e furono ben felici di scaricare sulle Nazioni Unite la gestione di tragedie di cui erano gli unici responsabili.
Così, per 74 anni, attraverso tutte le guerre arabo-israeliane, l'UNRWA è stato il principale organismo a cui i palestinesi potevano aggrapparsi nella loro vita quotidiana, fornendo non solo aiuti alimentari, ma anche scuole e servizi sociali grazie alla dedizione dei suoi dipendenti.
La decisione della Knesset rovienerà i pochi mezzi di sopravvivenza rimasti a disposizione degli abitanti di Gaza, bombardati, cacciati dalle loro case e massacrati dall'esercito israeliano. L'UNRWA gestiva ospedali, centri sanitari ed educativi a Gaza. I suoi membri stanno cercando di continuare a distribuire gli aiuti alimentari di emergenza e le medicine che possono. Il voto della Knesset segna di fatto un anno di attacchi all'UNRWA. Da quando l'esercito israeliano è entrato a Gaza, i centri UNRWA sono stati presi di mira senza ritegno, con il pretesto che erano stati usati come rifugi da membri di Hamas. Il passaggio degli aiuti umanitari è stato ostacolato. Alcuni membri dell'UNRWA sono stati arrestati e la principale ancora di salvezza per la popolazione martoriata sta scomparendo.
Anche in Cisgiordania e a Gerusalemme Est la vita dei palestinesi diventerà ancora più precaria, totalmente alla mercé di un governo israeliano che tratta ogni arabo come un nemico. Durante il voto della Knesset, la sede dell'UNRWA a Gerusalemme Est, che il governo vuole sfrattare, è stata attaccata. Dopo aver ucciso più di 43.000 palestinesi a Gaza, un quarto dei quali bambini, i dirigenti israeliani proseguono metodicamente nelle distruzione dei mezzi di sussistenza dei sopravvissuti.
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