Prezzi dei vaccini: i governi al servizio dei trust farmaceutici

Nonostante i termini dei contratti debbano rimanere segreti alcuni giornalisti hanno potuto scoprire i prezzi praticati da Pfizer e Moderna negli ultimi contratti con l'Unione europea. E' diventato chiaro che entrambe le aziende farmaceutiche hanno approfittato dell'arrivo della variante Delta e dei problemi incontrati dai vaccini dei loro concorrenti per imporre sostanziali aumenti di prezzo.

Il prezzo del vaccino Pfizer è balzato del 25%, da 15,50 a 19,50 euro la dose, mentre quello del vaccino Moderna è passato da 19 a 21,50 euro. Questo è stato deciso, come al solito, nella segretezza degli accordi tra alti funzionari e rappresentanti di queste aziende del cosiddetto Big Pharma. Le vendite di vaccini di queste due aziende ammonteranno a 48 miliardi di dollari nel 2021, e l'anno prossimo i contratti firmati permettono di prevedere l'enorme incasso di 86 miliardi di dollari, per 5 miliardi di dosi. Il 70% di questi vaccini sarΰ riservato ai paesi ricchi, gli unici mercati ritenuti interessanti da questi trust farmaceutici.

Nei paesi che non possono permettersi prezzi cosμ esorbitanti nuove varianti appariranno inevitabilmente. Agli azionisti di queste aziende farmaceutiche non importa, perché per loro un prolungamento dell'epidemia sarà un buon affare. E se l'epidemia rallenta, ci guadagneranno ancora. Infatti i dirigenti della Pfizer hanno giΰ annunciato che in tale caso potrebbe aumentare il prezzo della dose di vaccino fino a 175 dollari.

Le aziende farmaceutiche stanno speculando sulla salute delle popolazioni e i governi ne sono complici. Preferiscono incolpare della diffusione del virus e minacciare di licenziamento gli operatori sanitari o i lavoratori che esitano a farsi vaccinare. Questi capitalisti, che fanno fortuna dirottando il denaro pubblico e impedendo alla maggioranza dell'umanità di avere accesso alla vaccinazione, sono responsabili e criminali.

S. F.