I tempi in cui il continente europeo rappresentava il centro di gravità dello sviluppo politico e il polo delle contraddizioni capitalistiche, sono ormai lontani. Oggi l’Europa è solamente un anello nell’intricata catena delle connessioni e contraddizioni internazionali. E cosa ancor più importante, gli stessi conflitti europei non si svolgono più sul continente europeo, ma su ogni mare e in ogni parte del mondo. Solo distogliendo lo sguardo da tutti questi sviluppi, e immaginando di essere ancora ai tempi del concerto delle potenze europee, si può affermare, per esempio, di aver vissuto quarant’anni consecutivi di pace. Questa concezione, che considera solo gli avvenimenti sul suolo del continente europeo, non vede che la principale ragione per cui da decenni non abbiamo guerre in Europa sta nel fatto che gli antagonismi internazionali si sono infinitamente accresciuti, oltrepassando gli angusti confini del continente europeo, e che le questioni e gli interessi europei si riversano ora all’esterno, nelle periferie dell’Europa e sui mari di tutto il mondo.
Rosa Luxemburg, 1911