Una voce operaia nelle elezioni americane
Nelle elezioni americane del 3 novembre, il Working Class Party (Partito della classe operaia), sostenuto dal gruppo trotskista The Spark (la scintilla), ha presentato propri candidati in due stati, il Maryland e il Michigan. Quest'ultimo, uno stato industriale del Midwest, conta 8 milioni di elettori e mentre la sua città principale è Detroit, la capitale dell'auto, comprende anche una vastissima area rurale .
Insieme alle elezioni presidenziali, si sono svolte quel giorno una serie di altre elezioni, tra cui l'elezione per la Camera dei Rappresentanti del Congresso Federale. In questa elezione, i candidati del Working Class Party nel Michigan hanno ottenuto rispettivamente, nei cinque collegi dove erano presenti, il 2,26%, il 2,25%, il 2,9%, l'1,86% e lo 0,74% .
C'era inoltre l'elezione al Consiglio di Stato per l'istruzione, una votazione in tutto lo Stato in cui ogni elettore può votare per due candidati. Quelle del Working Class Party, Mary-Ann Hering e Hali McEachern hanno ottenuto rispettivamente 147.004 voti (1,46%) e 82.549 voti (0,82%).
Poi, all'elezione all'Assemblea del Michigan, che si svolge per collegi elettorali, questi compagni ottengono rispettivamente il 3.36%, il 3.51%, il 4.75%, il 2.41%, il 3.03%. Infine, nel Maryland, sulla costa orientale, il candidato del Working Class Party a sindaco di Baltimora ha ricevuto 3.048 voti (1,6%).
Per questi militanti, queste elezioni sono state un'occasione per rivolgersi ai lavoratori e alla popolazione, e anche per affermare, nonostante tutte le difficoltà dovute alle leggi statunitensi, la presenza della loro organizzazione e la sua esistenza legale, secondo la legislazione vigente nel loro Stato. I loro risultati dimostrano che esiste una corrente, seppur minoritaria, che vuole far sentire il campo dei lavoratori di fronte a un sistema che vorrebbe che l'unica scelta fosse tra i due grandi partiti della borghesia.
M.B.