Aggressione in stile mafioso-stalinista a Bergamo

Secondo quanto ci è stato riferito e quanto abbiamo letto in un comunicato firmato da varie organizzazioni, il giorno 4 febbraio a Bergamo una conferenza organizzata da giovani del gruppo “Pagine Marxiste” è stata oggetto di un’aggressione da parte di una squadraccia di individui autodefinitisi membri di Lotta Comunista e provenienti da altre città. Mettendosi davanti all’ingresso della sala pubblica dove doveva tenersi la riunione, minacciando e insultando gli intervenuti, aggredendone fisicamente uno, sono riusciti a impedirne lo svolgimento.

Purtroppo non è la prima volta che Lotta Comunista si segnala per prodezze del genere. Pensavamo però che fosse un capitolo chiuso. Invece no, a quanto pare.

Per un’organizzazione che si professa anti-stalinista è vergognoso ricorrere a questi mezzi. Lo è anche nei confronti dei propri militanti, che infatti vengono regolarmente tenuti all’oscuro di questi episodi, oppure si fornisce loro una versione “addomesticata”.

Ma qual è la ragione di queste aggressioni? Il controllo “territoriale” nell’ambito dell’attività politica, per cui non devono esistere “concorrenti” nelle stesse aree, negli stessi ambienti, dove Lotta Comunista vuole presentarsi come l’unica incarnazione della tradizione teorica e politica marxista. Peggio ancora se i “concorrenti”, come nel caso in questione, sono suoi ex-militanti! Tutto questo ricorda da vicino lo stalinismo, ricorda quegli “uomini di mano” del Partito Comunista che per lunghi anni, per mezzo di minacce, aggressioni, insulti, hanno impedito o ostacolato l’attività politica, i volantinaggi le diffusioni di giornali nelle fabbriche e nei quartieri da parte dei militanti rivoluzionari, specie se dichiaratamente anti-stalinisti.

Per il resto, oltre alla condanna per questi gesti e la difesa delle tradizioni della democrazia operaia, bisogna anche dire che questi atti non sono solo violenti: sono anche e soprattutto stupidi. Stupisce che vengano da un’organizzazione che si autodefinisce “partito-scienza”. In questo caso, come in altri simili, sembra piuttosto di trovarsi di fronte a un… “partito-scemenza”.

La redazione