La Madia rafforza le leggi Brunetta e premia la produttività di chi... produce di meno

La ministra della Pubblica Amministrazione Madia ha deliberato il venerdì precedente il primo maggio il decreto sulla valutazione della performance (raggiungimento degli obiettivi) degli uffici pubblici.

Tale riforma, a cui seguiranno decine di decreti attuativi, prevede la pagellina per ogni singolo dipendente e l’elaborazione di una graduatoria che dovrebbe avere il seguente risultato: 25% di eccellenze a cui spetterebbe il premio di produttività intero, 50% di mediocri a cui spetterebbe metà del premio e un ultimo 25% di nullità a cui non spetterà niente. A rigor di logica, sarebbe più facile raggiungere gli obiettivi a chi avesse meno mansioni a carico, quindi i superpremiati sarebbero, paradossalmente, i meno affaccendati (i famosi fannulloni del vocabolario brunettiano).

La signora ministra e i suoi legislatori facciano bene i loro conti: il 25% dei dipendenti che non riceveranno più un pezzo di stipendio (centinaia di migliaia di persone con famigliari al seguito) oltre ad avere la paga base bloccata da anni, dovranno per forza rinunciare ai consumi (anche quelli basilari). E’così che si vuol far ripartire l’economia? Trascinando nella miseria anche tanti lavoratori del settore commerciale?

Dal Bollettino del pubblico impiego di Torino