Provincia di Milano - La lotta dei precari ottiene la proroga del contratto

Il 17 dicembre scorso, i 42 precari della provincia di Milano hanno occupato a tempo indeterminato la sede del Consiglio Metropolitano. Anche per loro, come era avvenuto per i 22 precari della Provincia di Torino, di quelli di Firenze, Imperia e Isernia, la Città Metropolitana milanese non intendeva prorogare il contratto in scadenza a dicembre. Una settimana di lotta determinata ha avuto ragione della sordità e del cinismo delle istituzioni. Il governo Renzi, infatti, continua a nascondere la gravità di una crisi che continua a colpire duramente i lavoratori sbandierando ai quattro venti l’inizio della ripresa economica e millantando un aumento dell’occupazione dello zero virgola. Lo stesso governo aveva ignorato la richiesta di inserire nel decreto “Milleproroghe” di fine anno una norma che garantisse la proroga contrattuale ai precari della provincia di Milano.

Finalmente un emendamento al “Milleproroghe” varato a fine dicembre rendeva possibile le proroghe nella pubblica amministrazione a tutto il 2016. La Città Metropolitana ha però ritenuto di prorogare il contratto dei 42 precari solo fino al 31 marzo per “mancanza di fondi”. Un risultato molto parziale, è vero, ma importante sia per i lavoratori sia per i servizi che rischiavano di essere tagliati come i posti di lavoro.

Ancora una volta si è visto che solo la forte mobilitazione può dare risposte concrete ai problemi dei lavoratori. Così era stato per i 22 precari della provincia di Torino che nei mesi scorsi hanno ottenuto la proroga fino a tutto il 2016, così ora è avvenuto, anche se solo con il prolungamento del contratto di altri tre mesi, per quelli di Milano. Va da sé che, per ottenere risultati migliori, occorrerebbe una lotta che veda il coinvolgimento di tutti i lavoratori, una lotta che vada oltre la dimensione di una singola amministrazione o di una sola città.

Corrispondenza da Milano