La vita dell’industria si trasforma in una serie di periodi di vitalità media, prosperità, sovrapproduzione, crisi e stagnazione. L’incertezza e l’instabilità alle quali l’industria meccanica sottopone l’occupazione e con ciò le condizioni d’esistenza dell’operaio, diventano normali con questa variazione periodica del ciclo industriale. Detratti i tempi di prosperità, infuria fra i capitalisti una lotta accanita per la loro individuale parte di spazio sul mercato. Questa parte sta in proporzione diretta del basso prezzo del prodotto. Oltre alla rivalità generata da questo fatto nell’uso di macchinario perfezionato, atto a sostituire forza-lavoro e nell’uso di nuovi metodi di produzione, sopravviene ogni volta un momento nel quale si tende a ridurre la merce più a buon mercato mediante una forzata depressione del salario lavorativo al di sotto del valore della forza-lavoro.
K.Marx, Il Capitale, Libro I.