La lotta vincente dei facchini alla Tnt di Teverola

Ci sono voluti tre mesi di trattativa, scioperi e picchetti, ma alla fine i facchini della Log-Out di Teverola (CE), in gran parte immigrati, hanno avuto ragione di tutte le resistenze del padrone, dei suoi incessanti tentativi di divisione e di indebolimento del fronte di lotta.

La Log-Out, cooperativa del consorzio Gesco, operante nella logistica per conto della Tnt, è stata costretta ad accettare tutte le richieste avanzate dal Si-Cobas: pagamento delle indennità di malattia ed infortunio, dei ticket mensa e, ancor più importante, di tutti gli istituti contrattuali al 100% su tutte le ore previste dal contratto, lavorate e non. L'accordo dello scorso 12 maggio è uno dei tanti strappati ai padroni dai lavoratori della logistica in diverse realtà del paese. In buona sostanza, si tratta di forti aumenti salariali in evidente controtendenza rispetto a quanto accade da anni ormai in quasi tutte le realtà lavorative, dove i tagli ai salari e ai posti di lavoro sono all'ordine del giorno, dove la complicità delle burocrazie sindacali fa sì che gli operai paghino i pesanti costi della crisi mentre i padroni ingrassano aumentando i loro profitti.

E' una vittoria che va oltre i pur importanti risultati salariali e normativi. Essa dimostra quanto la lotta paghi anche nelle situazioni più difficili, dove il ricatto del padrone è quotidiano e la repressione è fortissima. In febbraio i facchini della Sever Coop, la cooperativa a cui è subentrata la Log-Out, dovettero lottare duramente per impedire il licenziamento di 21 compagni di lavoro tra i più combattivi. L'8 maggio scorso, la polizia caricò duramente il picchetto dei facchini all'Ikea di Piacenza. La vittoria dei facchini della Log-Out li rende più forti poiché più salario significa anche più capacità di lottare. E' una vittoria che, in quanto ottenuta con la lotta, fa maturare nei lavoratori la fiducia nella propria forza. La lotta paga!

Corrispondenza dalla Campania