Il Mali ha un’estensione di 1.248.574 chilometri quadrati, cioè quattro volte l’Italia e ha una popolazione di nemmeno quindici milioni di abitanti. Confrontando la densità si hanno 13 abitanti per chilometro quadrato in Mali contro i 197 dell’Italia. Un paese in gran parte desertico e poverissimo. Il Pil pro-capite è calcolato in 669 dollari, contro i 36 mila dell’Italia. La lingua ufficiale è il francese ma il “bambara” è un dialetto parlato o compreso dall’80% circa della popolazione.
La storia di questo paese è legata al colonialismo e alla successiva decolonizzazione. Sotto il dominio francese dal 1893, diviene amministrativamente parte della Colonia francese dell’Alto Senegal-Niger nel 1904. Nel 1920 assume il nome di Sudan francese. Fino alla fine della seconda guerra mondiale, il governo francese nega i diritti politici alla popolazione. L’indipendenza formale viene raggiunta nel 1960 e viene adottata la nuova denominazione di Repubblica del Mali.
Il paese è rimasto comunque nell’area di influenza francese e la moneta è il cosiddetto “franco CFA”, la cui emissione è centralizzata dalla Banca della zona del franco dell’Africa Occidentale, con sede a Dakar in Senegal.
Il nord del Mali è sempre stato oggetto di spinte autonomistiche da parte delle locali popolazioni di etnia berbera.