L’occupazione dei locali dell’ex distretto dell’Asl in via Ernesto Rossi a Livorno da parte di alcune famiglie di sfrattati ripropone il problema della casa.
Un problema che riguarda un numero crescente di famiglie.
Non si tratta soltanto di quelle in cui uno o più membri sono colpiti dalla disoccupazione, ma anche di quelle in cui lavora un solo componente.
I salari troppo bassi, a fronte di in rialzo del costo della vita e di affitti che rimangono alti, costringono molte famiglie anche all’umiliazione dello sfratto.
Un dramma che si proietta nel futuro con ampiezza ancora maggiore nella misura in cui non si creano nuovi posti di lavoro e chi lavora è pagato con salari da terzo mondo.
Occupare case e locali abbandonati è una scelta logica, di lotta e di dignità. Ma la lotta per una edilizia popolare che assicuri a tutti un tetto sulla testa per un affitto ragionevole e rapportato al reddito effettivo dovrebbe essere fatta propria da tutti i lavoratori e dai ceti popolari.
(Dal bollettino operaio di Livorno di novembre)