Sergio Marchionne, l’Amministratore delegato di Chrysler, ha trovato il modo di peggiorare ulteriormente un cattivo contratto “modello UAW” (Sindacato dei lavoratori dell’auto).
Con l’ipotesi di accordo, sia la Chrysler che i massimi dirigenti dell’UAW stanno cercando di accreditare la menzogna che il contratto Chrysler deve essere meno costoso per l’azienda, pretendendo che la Chrysler non ha abbastanza soldi.
Un bonus di 1.750 dollari subito e altri 500 dollari ogni anno per quattro anni: ecco tutto quello che la Chrysler si è impegnata a dare. Solo 3750 dollari in tutto! Eventuali altri bonus verranno successivamente. Questi bonus sembrano pupazzi del teatro delle marionette, pensati per potersi togliere rapidamente di scena.
Dovendo fare i conti con il peso dei No nella votazione nazionale sul contratto dei lavoratori Ford, nel 2009, questa azienda si è impegnata a pagare, entro dicembre 2011, 10.000 dollari in bonus per ogni lavoratore cercando così di allettare i lavoratori per la ratifica dell’accordo di quest’anno. Sei volte la cifra che spenderà la Chrysler nello stesso periodo.
La debole scusa della Chrysler per offrire così poco ai lavoratori è che l’azienda ha registrato una “perdita” di 254 milioni di dollari nella prima metà del 2011. I dirigenti aziendali si dimenticano, opportunamente, che questa “perdita” c’è stata perché Chrysler, la scorsa primavera, ha cumulato in una volta la spesa occorrente per saldare i debiti con il governo con sei anni di anticipo.
Perché i prestiti sono stati restituiti prima? Facendolo si è dato alla Fiat un controllo immediato della Chrysler? Quanto ci ha guadagnato la Fiat?
Un articolo di Automotive News Europe (12 ottobre 2011) fornisce una spiegazione. Sostiene che una volta che la Fiat ha ottenuto il controllo della maggioranza della Chrysler, ha incrementato la propria liquidità: “i fondi in denaro detenuti dalla Chrysler sono stati trasferiti alla Fiat per un totale di 27 miliardi di dollari. E, come segno della propria forza, la Fiat dirige l’industria con il più alto rapporto liquidità-entrate, 36,2 per cento.
A voi pare l’immagine della povertà?
E che cosa si può dire della profittabilità? Reuters ha riportato, lo scorso 13 settembre, che l’intero profitto annuo 2011 della Chrysler raggiungerà i due miliardi di dollari. Sergio ha anche lui annunciato che nel 2012 ci si aspettano tre miliardi di dollari di profitto.
Gli operai della Chrysler hanno MOLTE ragioni di essere arrabbiati contro questa ipotesi di accordo. Prima di tutto per le balle sulla cosiddetta povertà della Chrysler!
Articolo tradotto dal quindicinale trotskista americano “Spark” del 17 ottobre 2011