Il capitale non è niente senza il lavoro

Gli scioperi incutono sempre terrore ai capitalisti perché incominciano a scuotere il loro dominio. “Tutte le ruote si fermeranno se la tua forte mano lo vorrà”, dice della classe operaia una canzone degli operai tedeschi. E infatti le fabbriche, le officine, le aziende dei grandi proprietari fondiari, le macchine, le ferrovie, ecc. sono come le ruote di un enorme meccanismo, il meccanismo che crea i diversi prodotti, li lavora, li porta a destinazione. È l’operaio che mette in moto tutto questo meccanismo, coltivando la terra, estraendo il minerale, manifatturando le merci nelle fabbriche, costruendo le case, i laboratori, le ferrovie. Quando gli operai rifiutano di lavorare, tutto questo meccanismo minaccia di arrestarsi. Ogni sciopero ricorda ai capitalisti che i veri padroni non sono loro, ma gli operai, i quali proclamano a voce sempre più alta i loro diritti. Ogni sciopero ricorda agli operai che la loro situazione non è disperata, che essi non sono soli.

Lenin, “Sugli scioperi”, 1899